VASTO – In occasione della memoria di S. Lucia, nella nostra Comunità si è vissuto un momento di riflessione sul preoccupante tema della violenza sulle donne. Il tutto è stato presentato in chiave propositiva alla luce del Vangelo offrendo anche suggerimenti sulle strategie educative. Ad aprire l’incontro è stato il Parroco che innanzitutto ha citato l’importanza singolare delle donne nella storia della Salvezza e a seguire ha ricordato la vita della martire siracusana: rifiutatasi di andare sposa ad un uomo pagano – a cui era stata promessa da fanciulla – verrà calunniata e condannata a morte. Lucia aveva consacrato il cuore a Cristo e da Lui aveva ricevuto la luce per la scelta del vero tesoro della sua vita. Uno sguardo diverso, necessario, dunque sul femminile è ciò che va invocato, “evitando sempre la violenza, verso chiunque” così come ha ricordato la Prof.ssa Teresa Di Santo, presidente di Emily Abruzzo e coordinatore dell’Unione nazionale vittime. La relatrice ha riportato alcuni esempi concreti di femminicidio ma anche storie di riscatto, richiamando fortemente l’attenzione alle parole, ai gesti, alle scelte che si compiono in famiglia e che incidono sulla vita dei figli. È importante insomma scommettere su una educazione alle relazioni sane senza mai generalizzare dicendo che “tutti gli uomini sono violenti”. Teresa ha fatto leva sui messaggi positivi che ancora oggi sono possibili, rafforzando la vocazione della famiglia che deve rimanere scuola di vita. Molto toccante è stata la preghiera per tutte le vittime per femminicidio accompagnata dal gesto di deporre ai piedi di S. Lucia una candela accesa. Anche la celebrazione della S. Messa è stata caratterizzata dall’invocazione del coraggio per offrire al mondo relazioni sane, belle e feconde. Il pomeriggio si è concluso con la Lectio divina sulla figura biblica di Tamar che con la sua scaltrezza si è ribellata all’ingiustizia divenendo così madre di Perez-Fares da cui si avrà la discendenza davidica. Un pomeriggio tutto al femminile in cui non sono mancati però diversi uomini sensibili e desiderosi di accompagnare le donne nei sentieri di vita.
