Un pellegrinaggio desiderato

Un pellegrinaggio desiderato

Spread the love

Il 13 settembre in occasione della Festa del Beato Angelo da Furci, più di settanta pellegrini della Parrocchia si sono mossi in autobus accompagnati dal loro parroco per una visita ai luoghi del Beato Agostiniano.
Ciò che impressiona è la numerosa partecipazione dei pellegrini alle manifestazioni religiose che continuano a fare memoria di questa figura del XIII secolo mettendosi in viaggio dalle diverse località dell’Abruzzo e del Molise. Questo ritrovarsi puntuale, è un segno di quella testimonianza autentica che lascia una scia luminosa anche dopo secoli e che costituisce una speranza per la santità possibile in ogni epoca della storia. Il gruppo vastese ha partecipato alla S. Messa nel Santuario presieduta da don Domenico e a seguire ha visitato la Cappella conosciuta come “Casa del Beato”, la chiesa parrocchiale dedicata a San Sabino Vescovo e la torre medievale, potendo apprezzare così i panorami che vanno dal mare fino alle montagne del Molise. Dopo la processione per le vie del paese il gruppo si è ritrovato per il pranzo al sacco e un momento di festa con canti abruzzesi accompagnati dalla fisarmonica del parroco.
Nel pomeriggio una visita guidata al Santuario e, dopo il Rosario comunitario, il rientro a Vasto. Il clima di comunione e di gioia che ha accompagnato la giornata ha senz’altro fatto percepire quella bellezza della santità come ricordava nell’omelia il Parroco; Il Beato Angelo è stato un uomo infatti che non si è accontentato di una vita comoda ma che ha voluto entrare in una famiglia religiosa costituita da poco – gli eremitani di Sant’Agostino – e dedita alla predicazione e alla formazione delle coscienze. Lo stesso pellegrinare del Beato da Furci a Vasto, a Parigi e poi a Napoli ricorda a tutti che nella vita di ognuno il cammino è prezioso nella misura in cui fa spazio al Vangelo. Una bella consuetudine popolare fa sì che si chiami l’illustre furcese con l’espressione dialettale “Lu bell Sant” (Il bel Santo) quasi a ricordare che la santità lascia sempre una bellezza in sé e attorno a sé.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *