A pensarci bene, il settimo giorno Dio si riposò…cioè contemplò, si rallegrò e si compiacque di quanto aveva realizzato. Anche noi vogliamo fermarci, adesso, per rallegrarci e godere di quella letizia e pace che provengono dalla bellezza realizzata insieme. I numerosi quadri erano un riflesso del nostro lavorare aiutandoci e incoraggiandoci. Tutti i Movimenti, le Associazioni e le Parrocchie hanno saputo esprimere la gioia del lavoro per lo stesso motivo: onorare un Altro. Non noi stessi, ma un Altro. Non abbiamo giocato a “chi fa il quadro più bello” perché non volevamo lasciarci rubare la gioia del corpo: era l’INSIEME delle scene e dei colori a far risplendere la luce e l’amore. Un insieme, un unico corpo. A vincere siamo stati tutti perché abbiamo mostrato una umanità riconciliata e collaborativa che ricomponeva un “CORPO” che per i cristiani si chiama Chiesa. I turisti si domandavano che cosa stavamo facendo e perché realizzavamo dei disegni, con tutti quei colori, chinati per terra. Risposta: perché ci inginocchiamo davanti a Lui, che è l’unico che merita l’adorazione. Ci inginocchiavamo sulla strada ad incollare fiori, sale ed altro perché troppe volte Gesù è martoriato e umiliato nelle zone di Guerra. Ci inginocchiavamo per offrire un tappeto bello, perché la bellezza dell’armonia tra noi era ed è un segno di Speranza. Si può stare insieme senza farci guerra ma gareggiando nello stimarci a vicenda. E la bellezza e la gioia di ognuno si è centuplicata. È possibile un’umanità diversa se non dimentichiamo questa lezione. Un grazie specialissimo a quanti hanno lavorato da tempo scegliendo e preparando i fiori, a quanti li hanno distribuiti e a tutti coloro che nonostante il caldo hanno, con tanta pazienza, realizzato i numerosi capolavori. Il mio abbraccio ai tanti fedeli che si sono ritrovati per pregare alla S. Messa presieduta dall’Arcivescovo, ai Parroci della Città e ai preziosi collaboratori di S. Maria Maggiore – e non solo – che hanno curato il canto, il servizio liturgico e la processione. Un ultimo grazie all’Assessore alla Cultura, Nicola Della Gatta, che da subito ha creduto nel nostro progetto e ha sostenuto questa bella iniziativa. Dio ci benedica. Don Domenico
INFIORATA 2025
2025-06-22